Qui compaiono negli anni Sessanta i primi murales, grazie a uno degli artisti sardi di maggior spicco, Pinuccio Sciola. Un progetto ambizioso il suo, che ha dato il via a tantissime manifestazioni artistiche sarde e internazionali. A questo nascente movimento artistico si unì anche uno dei muralisti più conosciuti in Sardegna, Angelo Pilloni. Sto parlando di San Sperate, un piccolo paese situato alle porte di Cagliari. In questa cittadina si contano oltre 300 murales, legati alla tradizione agraria e rurale della Sardegna, opere da ammirare come in un museo a cielo aperto. In centro potrete fare un passo indietro nella storia facendo una passeggiata nel quartiere storico di San Giovanni, dove spiccano le tipiche case campidanesi. Fatte di materiali semplici come mattoni di terra cruda (làdiri) e paglia, rappresentano ancora un caratteristico esempio di architettura tradizionale sarda. Caratteristici sono anche i bellissimi portali che si aprono nelle corti. Tra le vie del paese compaiono di tanto in tanto i bellissimi murales, nati per la prima volta nel 1968. Erano anni di grane fermento politico e dopo varie esperienze in Europa, l’artista Pinuccio Sciola decise di tornare nella sua terra. Anche se non ci sono mai stato, ti suggerisco di visitare il Giardino Sonoro. Non ti dirò nulla, fallo e basta e poi fammi sapere come è stato.
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