Una vivace e cosmopolita capitale di Tenerife
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giro turistico

messaggio da Marianna Bonelli

Capitale dell’isola dal 1833, condivide il ruolo di capitale della Comunità Autonoma delle Isole Canarie con Las Palmas de Gran Canaria.

Città cosmopolita da esplorare a piedi partendo da Plaza de España e dal suo laghetto costruito sul Castello di San Cristóbal, le cui mura sono in parte esposte nel tunnel sotterraneo ad accesso gratuito. Passeggiando per la pedonale Calle Castillo, tra negozi e bar, attraverso stradine laterali si può giungere in Calle de San Francisco con la caratteristica Iglesia de San Francisco e, alle spalle, il Museo de Belle Artes, prima di imboccare Calle del Pilar fino al Parque García Sanabria, un parco urbano con alberi secolari dalle radici sorprendenti, sculture, cactus, fiori esotici e rane gracchianti. La zona, caratterizzata da splendidi palazzi e dalla vicina e piastrellata Plaza de Los Patos, sulla quale si affaccia la Chiesa di San Giorgio, è attraversata da la Rambla che conduce all’enorme Parque de La Granja, ricco di strutture per sport all’aria aperta e di uno skatepark.

Da non perdere in città il Mercado La Recova e la Iglesia de la Concepción, una chiesa a 5 navate in stile coloniale e con un alto campanile.

Il lungomare al tramonto si popola di ciclisti, skaters e runners. Percorrendolo tutto si arriva all’Auditorio de Tenerife. Firmato da Santiago Calatrava, è un edificio all’avanguardia che si staglia maestoso sull’oceano e appare bianco e sbrilluccicante grazie ai rivestimenti in trencadis. Ospita l'Alisios Café, una caffetteria aperto a tutti dove preparano un ottimo barraquito especial. Nell’antistante piazza, a forma di triangolo, gli scogli sono dipinti con i volti dei personaggi che hanno fatto la storia della musica. Da qui si può ammirare il Castillo de San Juan Bautista, o Castello Nero, il Parque Marítimo César Manrique, un complesso che conta 3 piscine e cascate d’acqua salata e cristallina, realizzate con materiali naturali come pietra vulcanica, palme, piante ornamentali e i “ju- guetes de viento” tipici di Manrique.

Sullo sfondo, il Palmetum, un orto botanico sostenibile ed ecologico realizzato lì dove sorgeva una discarica: 600 specie di palme, oltre 3000 varietà di piante e 60 specie di uccelli che vi nidificano o vi sostano durante le rotte migratorie. Di fronte a questo giardino incantato, un altro edificio porta la firma di Calatrava, si tratta del Recinto Ferial, utilizzato per fiere, congressi ed eventi come il Car- nevale. La città è piena di murales, dal Parque Las Indias alle arcate del Puente General Serrador che conducono alla caratteristica Calle de Antonio Domínguez Alfonso, ricca di locali e ristoranti in cui cenare all’aperto.

Tra i musei della città, oltre il Tea che trovi in una scheda dedicata, ti segnalo il Muna - Museo de Naturaleza y Arqueología. Il museo conserva i resti archeologici di tutto l'arcipelago; la più grande collezione al mondo sui Guanche, il popolo aborigeno delle Isole Canarie e ospita il Canarias Surf Film Festival.

Tra gli eventi imperdibili in città non posso non citare il Carnaval de Santa Cruz.  Dichiarato Festival di Interesse Turistico Internazionale, è la festa più popolare dell’isola: a febbraio settimane di eventi con sfilate, processioni, balli e l’elezione della regina con abiti scenografici curati nei minimi dettagli. Potrai inoltre visitare la Casa del Carnval. Questo museo raccoglie una sontuosa collezione di costumi del Carnevale e ospita un centro di documentazione con maschere storiche.

Anche maggio è un mese di celebrazione con le Fiestas de Mayo. Una ricca programmazione con spettacoli per bambini, mercatini, concerti e visite guidate. Da non perdere la Fiesta de la Cruz durante la quale i viali della città vengono addobbati con decine di croci decorate con fiori e frutta e il Baile de Magos, ma per accedere dovrai indossare i vestiti tipici!

Tips! per avere una visione dall’alto, a 360° sulla città, raggiungi la Cueva Roja, situata sul Camino de Las Lecheras, un tempo utilizzato dalle lattaie di La Laguna per introdurre in città le loro mercanzie. Da qui potrai scorgere la vecchia Plaza de Toros, ormai in disuso.

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